Il massaggio cinese Tui Na è parte integrante del sistema di Medicina Tradizionale Cinese, ciò significa che la cura, secondo i principi della Medicina Tradizionale Cinese, passa attraverso l’agopuntura, la regolazione dell’alimentazione, la fitoterapia, la pratica di ginnastiche energetiche quali il Tai Chi o il Qi Gong e la manipolazione attraverso le mani cioè il Tui Na.
Il Tui Na impiega varie forme di manipolazione, trazione, impastamento, strofinamento e ha per obiettivo il benessere generale della persona, si effettua essenzialmente con le mani, ma a volte si usano anche avambracci e gomiti.
Nel 1949 il governo cinese ha riconosciuto ufficialmente i benefici medici del massaggio e lo ha incorporato ufficialmente alla Medicina Tradizionale Cinese come terapia medica.
“Rimettere le cose al proprio posto” questo è il significato di ho’oponopono.
Una filosofia di vita basata sul perdono e l’accettazione.
Significa riconoscere che tutto ciò che percepiamo, vediamo, sentiamo ed osserviamo è stato prodotto da noi e dalla nostra energia.
La nostra energia è un’estensione ed un’espressione dell’energia del cosmo, di cui siamo parte, quindi noi siamo allo stesso tempo noi stessi e il resto del mondo, e tutto ciò che vediamo è una nostra creazione.
Una tecnica che permette di eliminare i pensieri negativi e i ricordi dolorosi, e che si basa essenzialmente sul concetto dualistico del perdono e della gratitudine.
La Kinesiologia è una disciplina olistica che considera l’uomo nella sua totalità, nel suo essere corpo, mente e spirito, mediante “semplici” test muscolari, di ottenere informazioni sullo stato di equilibrio dell’individuo a livello fisico/strutturale, mentale/emotivo e biochimico/nutrizionale.
E’ considerata una disciplina indipendente dalla medicina convenzionale.
Il test kinesiologico determina la capacità della persona di mantenere stabile un arto a fronte di un’azione pressoria da parte del kinesiologo.
La pressione applicata dal kinesiologo è insufficiente per determinare la forza effettiva del muscolo coinvolto, lo scopo infatti non è rivolto a determinare la potenza del muscolo, bensì la capacità del sistema nervoso di controllare in maniera equilibrata l’azione di quel muscolo, offrendo o meno una effettiva stabilità dell’arto a fronte della pressione così applicata.